...prendi la mano destra di Uke come si usa quando ci si saluta. Non fare nulla, semplicemente accogli la sua mano. Percepisci il contatto della pelle e le sensazioni che ti arrivano dal contatto...
E’ tipico della nostra cultura pensare che la mente sappia più del corpo ed è quantomeno strano se non addirittura paradossale pensare di insegnare al corpo una funzione per la quale è stato progettato.
Deviare un fiume per evitare che le esondazioni allaghino quartieri costruiti nel suo alveo, sia pure non quello abituale, dimostra una perdita di senso. Anche in ambito di lavoro corporeo, essere interventisti o biomeccanici a volte ha senso, altre meno.
La biodinamica non è una tecnica, è un’attitudine, un modo di essere. La capacità di ascoltare non è una qualità comune e presuppone il sapersi ascoltare.
La formazione nell’arte della craniosacrale biodinamica si sviluppa intorno a tre fulcri su cui è importante mantenere viva la nostra attenzione.
A cosa dobbiamo prestare attenzione quando ci relazioniamo ad un cliente durante un trattamento biodinamico? Cosa c'è nel campo della nostra comunicazione verbale e non verbale?
Il nascere e crescere di una relazione intima con il deserto nel quale ero totalmente immersa, una relazione che si compiva ad ogni nuovo passo del cammino. Ho potuto cogliere anche una trama sottile e sotterranea, solo a tratti intuibile, che si generava in ogni istante con l’intera carovana.
Fare e fare bene. Un bene personale, preciso, non un modo univoco. Pensieri sul processo di apprendimento.
Partire da uno spazio, il giardino, invece che da idee e concetti, come metafora della nostra psiche e della nostra esistenza. Uno spazio naturale ma modellato, come specchio della nostra natura interiore